VENERDI' 13 Gennaio ore 20 spuntino;

ore 20,30 proiezione e dibattito.

“Sognando Beckam” (2002)

Nazionalità: India-Inghilterra

Regia: Chadha Gurinder

Cast: Nagra P., Knighttley K.

Trama:

I genitori della diciottenne Jess vorrebbero che la figlia fosse una dolce ragazza Indiana dai costumi tradizionali, ma l'unico interesse della ragazza è quello di giocare a calcio come il suo eroe, David Beckham. Un giorno Jess viene vista giocare da una coetanea, Jules, che sta nella squadra femminile locale di calcio e glielo propone anche a lei. Le ragazze hanno la stessa età e condividono gli stessi sogni. Tra loro nasce un'amicizia ed il fortificarsi di questa fa decollare la squadra. I genitori di Jess non riescono a comprendere perché lei non si sistemi, imparando come sua sorella, Pinky, a cucinare un ottimo Chapatti, ed a fidanzarsi con qualche bravo ragazzo indiano. Se solo sapessero cosa sta combinando Pinky…e come riuscirà a concretizzare i suoi sogni…compreso l'amore!

Attraverso l'accettazione dei sogni dei propri figli, anche se diversi dai propri, si esprime il vero amore genitoriale che trasforma egoismi ed aspettative in emozioni e rispetto reciproco al di sopra di ogni moralismo e di ogni condizionamento sociale.

Il contesto familiare, le abitudini, la religione fanno da sfondo ma spesso le diverse culture devono integrarsi rappresentando il nuovo ed il vecchio in una capacità di cambiamento e di condivisione delle diversità in quanto ricchezze.

Le aspettative vengono messe da parte per permettere ai figli di inventarsi e costruire, confrontandosi con novità, curiosità e bisogni, la loro vita. La comprensione e la stima genitoriale è quella che garantisce una cornice protettiva, una àncora sicura, una mano sempre disponibile da poter afferrare nei momenti difficili, quale garanzia di riuscita e non di opposizione ,quale elemento di accoglienza e decodifica per la sfida adolescenziale e il suo contraddittorio bisogno di autonomia e di dipendenza.

 

VENERDI' 10 Febbraio ore 20 spuntino;

ore 20,30 proiezione e dibattito

“Segreti e bugie” (1996)

Regia: Mike Leigh

Durata: 141'

Cast: Timothy Spall, Brenda Blethyn, Phyllis Logan.

Trama:

Alla morte dei genitori adottivi, una giovane donna nera decide di trovare la madre naturale. Scopre che è una donna bianca, fragile e frustrata, con un'altra figlia ventenne, infelice e aggressiva, e con un fratello in piena crisi matrimoniale. Durante la festa di compleanno della sorellastra, la madre decide di presentare questa “nuova” figlia. La situazione che ne scaturisce mette finalmente a nudo tutto il non detto che ha determinato l'ipocrisia e la profonda solitudine dei loro rapporti affettivi. La protagonista, unica ad avere un io strutturato ed un passato di affettività ed amore grazie ai genitori adottivi, riesce ad essere l'inizio di un confronto emozionale ed a determinare finalmente la reciproca accettazione.

I non detti ed i segreti creano paure ed incomprensioni specialmente se nascondono profonde scelte di vita. La condivisione dei propri limiti permette di crescere e di condividere con chi si ama ogni scelta potendo riparare agli sbagli e facendoci confrontare con i sensi di colpa.

 

  

VENERDI' 17 Marzo ore 20 spuntino;

ore 20,30 proiezione e dibattito 

“Parenti, amici e tanti guai”( 1989)

Regia: Ron Howard

Durata: 120'

Cast: Steve Martin, Martha Plimpton, Harley Korac.

Trama:

Una commedia all'americana che si rivolge ai rapporti generazionali in una famiglia piena di contraddizioni, limiti e ricchezze. I figli sono al centro di ogni dinamica ma non vengono ascoltati e visti e sono costretti a confrontarsi con rifiuti, incomprensioni e non detti. Le aspettative genitoriali regolano il mondo bambino ma, in una cornice d'amore, sapranno farsi da parte per dar spazio alle diverse soggettività ridando a questa famiglia una nuova identità.

Uno dei protagonisti del film dice del proprio padre “Ti richiedono una licenza per comprare un cane o per guidare una macchina o per andare a pesca e poi non gliene frega niente se un pezzo di merda ti fa da padre” aiutandoci a capire quanto sia profonda la delusione di chi non si sente amato ed ascoltato e come queste relazioni affettive siano un marchio indelebile per il presente ed il futuro di ogni individuo. Sta al mondo adulto essere diversi per non costringere i bambini, come scrive De Saint Exupéry nel Piccolo Principe, a “spiegarci tutto ogni volta”. 

 

 

VENERDI'21 Aprile ore 20 spuntino;

ore 20,30 proiezione e dibattito.


“Sirene”(1990)

Nazione : USA

Regia: Richard Benjamin. Dal romanzo di Patty Dann

Cast: Cher , Bob Hoskins, Winona Ryder, Christina Ricci

Trama:

Nonostante 19 traslochi, nuovamente la signora Flax insieme alle due figlie,Charlotte di 15 anni e Kate di 9, avute da due mariti diversi entrambi spariti nel nulla, decidono di cambiare Stato e stabilirsi a East Port.

La signora Flax è un tipo stravagante, diffidente verso gli uomini, decisamente amante della libertà ma che non riesce a lasciarsi andare ai sentimenti.

A suo modo è una brava madre ma Charlotte, la figlia adolescente, risente molto della sua instabilità e delle sue difese che sembrano non dare spazio ed ascolto ai suoi problemi adolescenziali ed ai suoi bisogni di sicurezza.

Litigi, discussioni, conflittualità accompagnano e caratterizzano il rapporto dei membri del piccolo nucleo familiare nomade fin quando all'ennesimo episodio di scontro il dialogo si apre e si fa spazio una comunicazione più sincera. I protagonisti finalmente mettono in gioco i propri vissuti- carenze affettive, paure, bisogno di amore e fiducia, libertà di scelta e di crescita-favorendo l'inizio di una relazione reciproca più autentica e serena e di sostegno al percorso di vita che ognuna delle tre “Sirene” vuole e deve affrontare.

Ambientato nell'America degli anni '60, la storia di Sirene evidenzia le numerose difficoltà che l'età dell' adolescenza evoca sia per i ragazzi che per i genitori poiché mette a confronto due generazioni che devono continuare a sperimentarsi, con ruoli diversi, nel difficile compito di crescita, di costruzione ed affermazione del proprio Sé imparando reciprocamente a distinguere fra dipendenza ed autonomia, fra aspettative altrui e propri bisogni.

Ognuno deve scoprire ed affrontare le difficoltà ed i propri limiti, senza paura delle novità e delle differenze che diventano, se decodificate, ricchezze per tutti i membri della famiglia rafforzando i legami d'amore e facendo piazza pulita delle incomprensioni.

 

ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO IL GRANDE COCOMERO